La politica del fare del sindaco Occhiuto non poteva, in quest'ultimo scorcio del suo mandato, non mettere le 'mani' anche sullo stadio San Vito, per il quale è stato presentato un progetto di ristrutturazione (in realtà un rendering digitale) che impegna una cospicua somma che chissà in quale forziere nascosto del nostro comune è custodita. Siamo alle solite, e davvero stavolta non per partito preso: si decidono lavori pubblici nel chiuso di una stanza, come sempre del resto, senza coinvolgere chi avrebbe titoli per esprimere una propria opinione e con l’obiettivo mal celato di accattivarsi le simpatie dei molti tifosi rossoblu, e si ripongono nel cassetto idee per le quali si erano guadagnati i titoloni dei quotidiani locali. Non più piazza Riforma o piazza Europa, addio piazza XXV luglio e piazza Zumbini. Stavolta si punta in alto: addirittura lo stadio. Rivengono alla mente quelle dichiarazioni sui fiumi navigabili che tanta ironia avevano suscitato in città. Walt Disney ha condizionato pesantemente l’infanzia di Occhiuto. Il motto se puoi sognarlo puoi farlo è la cifra della sua esistenza. E tutto questo mentre la città è attanagliata da problemi che la rendono invivibile e che ne stanno progressivamente smorzando i residui di linfa vitale ancora presenti. Ma c'è di più: un paio di giorni fa il presidente Oliverio ha scritto una lettera al sindaco di Cosenza per convincerlo a cedere i terreni di Vaglio Lise per la costruzione del nuovo ospedale. Occhiuto ha pubblicamente detto di non essere d'accordo a concedere quei terreni perché, a suo parere, sarebbe opportuno ristrutturare il vecchio ospedale e unirlo al Mariano Santo. Capiamo le ragioni del sindaco (quelle ufficiali e soprattutto quelle recondite), ma un siffatto progetto, che appare fattibile solo nella mente del nostro, risulta del tutto irrealizzabile ed inidoneo per quelle che sono diventate le esigenze dell’area urbana. Si parla di grande Cosenza, di conurbazione e poi non si ha la elementare disposizione a immaginare progetti che riguardino tutto il territorio e non una sola parte di esse. E per fare cosa? L’ennesimo spreco di denaro pubblico scomodo non solo per i cosentini ma soprattutto per la provincia che sull’Annunziata gravita. E se qualcuno pensa che si tratti di uno scippo ai danni della città va ricordato non solo che Vaglio Lise è nel territorio cittadino ma che lo stesso Oliverio ha rassicurato il sindaco che il vecchio ospedale sarà riadattato alle esigenze dei cosentini. Che fortuna per Cosenza avere un sindaco architetto che, contrariamente a tutte le nuove direttive urbanistiche, ha voluto realizzare un enorme parcheggio nel centro città e ora vuole costruire addirittura un ospedale a terrazzamenti! Aspettiamo che fornisca ai cosentini un paio d'ali o un elicottero ed i suoi sogni saranno realizzati.
Sergio Nucci