Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa indetta dalle associazioni Avanti Cosenza, Buongiorno Cosenza, Laboratorio Riformista, Oltre i colori, Comitato di azione civile “Cosenza Europa”, Italia in comune sezione 25 aprile Cosenza, Cosenza in Comune per un’altra idea di città, Cosenza socialista.
Una conferenza preparata nei minimi dettagli e coordinata da Valentina Falconi, che ha riscosso un successo evidente. Tanti, infatti, sono stati i comitati di quartiere che hanno preso parte, di fatto condividendo i contenuti proposti dalle associazioni promotrici. Questi i nomi: Comitato Via Panebianco, Comitato Casco, Area Storica Cosenza, Comitato Viale Mancini – Riapriamolo subito.
Molti gli interventi, tra cui particolare rilievo ha assunto quello di Sergio Nucci, veterano della politica cittadina, che ha messo in evidenza le grandi contraddizioni di un’amministrazione che cura nei minimi dettagli la forma e l’apparenza, ma che ha di fatto trascurato colpevolmente la sostanza della gestione comunale.
In tutti gli interventi si è registrato il senso d’allarme per un dissesto che è ormai nelle carte e che nemmeno l’estremo tentativo dilatorio dell’amministrazione Occhiuto potrà rinviare.
Con un linguaggio semplice e alla portata dei cittadini comuni, nel corso della conferenza stampa si sono spiegati i motivi di preoccupazione per una situazione in cui, ogni giorno che passa, il comune di Cosenza accumula nuovo deficit che, un giorno o l’altro, i cittadini saranno chiamati a ripianare.
Le associazioni promotrici e i comitati di quartiere aggiuntisi hanno manifestato la volontà di lavorare per ottenere l’accertamento del reale stato di crisi finanziaria e di cassa dell’ente e fanno appello perché , per il bene della città e dei cittadini, si lavori senza indugio al risanamento delle casse comunali.
Al termine della conferenza le associazioni promotrici e i comitati di quartiere si sono aggiornati ad una prossima riunione per definire le future iniziative comuni.
Buongiorno Cosenza, Laboratorio Riformista, Oltre i colori, Italia in comune sezione 25 aprile Cosenza,Cosenza in Comune per un’altra idea di città, Cosenza socialista, Avanti Cosenza , Comitato Via Panebianco, Comitato Casco, Area Storica Cosenza, Comitato Viale Mancini – Riapriamolo subito
Ho letto come tanti il documento che la Corte di Conti ha inviato al Comune di Cosenza avvisando che in assenza di puntuali e esplicative risposte da parte dell’Ente il dissesto del nostro comune sarà inevitabile.
Non è una bella notizia certo ma nessuno può dire che quanto scritto dai giudici contabili non fosse largamente prevedibile considerata l’ingente mole di spesa a fronte di una insufficiente flusso di entrate.
Più volte io, altri, tanti, abbiamo chiesto lumi su come venissero gestite le casse del Comune. Tante di quelle volte da diventare petulanti agli occhi degli ignari cittadini. E oltre a generiche e formali rassicurazioni mai alcuna chiara e circostanziata spiegazione su come si pensasse di uscire da un tunnel lungo decine di anni.
Morale della storia è che ci ritroviamo con un documento di ben 69 pagine scritto non da un contabile poco attento a norme e leggi bensì dalla Corte dei Conti che nel Paese è l’unico organismo deputato a dire se i conti degli enti pubblici vanno bene oppure no.
Dovei provare soddisfazione nell’apprendere che quello che pensavo si è verificato? No, assolutamente, perché penso a tutte le famiglie di cosentini che pagheranno sulla propria pelle una politica economica che avrebbe consigliato agli amministratori rigore e prudenza. Perché un dissesto se non è la fine del mondo è pur sempre un fatto che si abbatte come una calamità nella comunità dove si verifica.
E dunque penso alle famiglie a basso reddito con prole in età scolare che vedranno aumentare di colpo le rette per le mense scolastiche, ai giovani nuclei familiari, spessissimo monoreddito, che dovranno far fronte ad ancora più care rette per l’asilo dei proprio figli, a tutti quei contribuenti che saranno costretti a pagare tariffe ben più alte di quelle oggi praticate nel nostro comune; ai cittadini che ancora oggi utilizzano il mezzo pubblico come unica possibilità di spostamento e che subiranno le conseguenze del dissesto dell’AMACO, agli stessi dipendenti dell’AMACO che potrebbero finire dalla sera alla mattina per strada perdendo il proprio posto di lavoro, ai creditori del comune che molto probabilmente verranno falcidiati dalla procedura del dissesto aumentando così le difficoltà delle aziende che operano sul nostro territorio; agli operai delle cooperative che vedranno tagliati i servizi e quindi svanire la già misera possibilità di reddito, alle ditte impegnate nelle opere pubbliche poiché per i successivi 5 anni non si potranno realizzare nuove opere in quanto l’ente sarà impossibilitato ad accendere nuovi mutui, a tutti gli esercenti di pubblici locali che saranno costretti a maggiori spese a causa della condizione di dissesto. Penso ai cosentini che distratti da feste, celebrazioni e luminarie non hanno visto il baratro nel quale stavano precipitando.
Penso e chiedo. Chiedo a chi adesso è obbligato a dare risposte:
Non attendo risposte anche perché non ne arriveranno. MA stavolta sono soddisfatto perché non potranno esimersi di darle a qualcuno più in alto di me.
Sergio Nucci
“Buongiorno Cosenza”
P.S.: la delibera della Corte dei Conti è scaricabile integralmente qui
Volevo rivolgere i miei più calorosi auguri agli 11 dirigenti vincitori di concorso (tra questi Alessia Loise, Antonella Rino, Walter Bloise, Giuseppe Filice, Matilde Fittante e Annarita Pellicori proponenti il ricorso), che entreranno, entro 90 giorni da oggi, in servizio presso il Comune di Cosenza dopo aver vinto una causa durata anni e costata diverse decine di migliaia di euro alla collettività.
Sarà interessante capire chi risarcirà i vincitori del concorso bloccato (si parla di circa 500 mila euro) e soprattutto i cittadini di Cosenza per tutte le spese sostenute e da sostenere legate a questa vicenda.
Come dicevo ieri in un’altra nota tutti i nodi vengono al pettine ed una volta arrivati son difficili da sciogliere.
Per chi avesse tempo e voglia cliccando sul link è possibile prendere visione della sentenza di ottemperanza n° 3941/2019 della V sezione del Consiglio di Stato, pubblicata oggi .
Una sentenza che non ammette repliche e che non da possibilità ad alcun rinvio o differimento nominando fin d’ora, in caso di persistente inottemperanza, quale commissario ad acta il Prefetto di Cosenza.
Attendiamo, dunque, l’ottemperanza a quanto sentenziato dal Consiglio di Sato.
Auguri a tutti.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Cliccando sul link è possibile scaricare la Delibera n°66 del 2019 della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per la Calabria depositata lo scorso 22 maggio.
Dalla lettura emergono spunti interessanti come quello che segue: "si rileva che il Collegio dei revisori, in tutte le proprie relazioni, ha evidenziato il grave deficit di liquidità dell’Ente, causa del continuo ricorso all’istituto delle anticipazioni di tesoreria, con conseguente esposizione a costi eccessivi per interessi passivi verso il tesoriere. I Revisori hanno inoltre rilevato che nel 2017 il Comune non restituisce, a fine esercizio, cospicue anticipazioni di tesoreria (ca 12 mln di euro)."
Ed ancora: "Tutto ciò induce a ritenere che non solo il percorso di risanamento intrapreso non stia dando i suoi frutti, ma anche che l’Ente non appare strutturalmente in grado di reperire le risorse necessarie per garantire il pagamento delle spese di funzionamento in via ordinaria."
Basterebbero queste poche righe, e non tutta la sentenza di 69 pagine per capire come sono state amministrate le casse del nostro Comune.
In più occasioni ho posto l'accento su una gestione "spregiudicata" delle finanze comunali fatta di frizzi e lazzi e poco di risparmio ed accortezza. Non sono stato creduto allora ma, dato che il tempo è galantuomo, c'è voluta una sentenza della Corte dei Conti per confermare che le mie erano preoccupazioni fondate.
Sarà dura per chi si ostina a difendere questo modo di amministrare confutare le tesi della Corte dei Conti ma so già da ora che ci proveranno.
Io, per intanto, mi consolo consapevole di aver visto giusto e di avere per tempo dato l'allarme.
Purtroppo, come sempre, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Attendiamo.
Sergio Nucci
"Buongiorno Cosenza"