Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Cliccando sul link è possibile scaricare la Delibera n°66 del 2019 della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per la Calabria depositata lo scorso 22 maggio.
Dalla lettura emergono spunti interessanti come quello che segue: "si rileva che il Collegio dei revisori, in tutte le proprie relazioni, ha evidenziato il grave deficit di liquidità dell’Ente, causa del continuo ricorso all’istituto delle anticipazioni di tesoreria, con conseguente esposizione a costi eccessivi per interessi passivi verso il tesoriere. I Revisori hanno inoltre rilevato che nel 2017 il Comune non restituisce, a fine esercizio, cospicue anticipazioni di tesoreria (ca 12 mln di euro)."
Ed ancora: "Tutto ciò induce a ritenere che non solo il percorso di risanamento intrapreso non stia dando i suoi frutti, ma anche che l’Ente non appare strutturalmente in grado di reperire le risorse necessarie per garantire il pagamento delle spese di funzionamento in via ordinaria."
Basterebbero queste poche righe, e non tutta la sentenza di 69 pagine per capire come sono state amministrate le casse del nostro Comune.
In più occasioni ho posto l'accento su una gestione "spregiudicata" delle finanze comunali fatta di frizzi e lazzi e poco di risparmio ed accortezza. Non sono stato creduto allora ma, dato che il tempo è galantuomo, c'è voluta una sentenza della Corte dei Conti per confermare che le mie erano preoccupazioni fondate.
Sarà dura per chi si ostina a difendere questo modo di amministrare confutare le tesi della Corte dei Conti ma so già da ora che ci proveranno.
Io, per intanto, mi consolo consapevole di aver visto giusto e di avere per tempo dato l'allarme.
Purtroppo, come sempre, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Attendiamo.
Sergio Nucci
"Buongiorno Cosenza"