via russo4Mi riesce facile scrivere delle problematiche ambientali del Comune di Cosenza e non tanto e non solo perché coinvolgono un settore a me particolarmente caro, quanto per il fatto che di argomenti sul tema ce ne sono a iosa e quindi il materiale non manca mai per dire la propria.

Stavolta la questione riguarda le emissioni elettromagnetiche di un ponte radio che la Vodafone ha potenziato in via Russo (zona viale Cosmai), nonostante un parere negativo dell’Arpacal trasmesso, per come prescrive la norma, agli uffici comunali titolari delle autorizzazioni.

Ci sono due questioni che destano perplessità: la prima è che il richiedente (Vodafone) fosse a conoscenza del diniego dell’Arpacal, la seconda che lo fosse anche il comune di Cosenza che, nonostante la nota n° 7497 del 9/12/2013, ha consentito il potenziamento di via Russo.

Ma in soldoni cosa sono queste emissioni elettromagnetiche? Le radiazioni elettromagnetiche sono alla base dell’elettrosmog, un particolare tipo di inquinamento determinato da radiazioni elettromagnetiche, elettriche e magnetiche. Secondo lo IARC esposizioni considerevoli a queste radiazioni possono indurre l’insorgenza di leucemie infantili e altre patologie tumorali.

Senza generare facili allarmismi e sottolineando la controversia esistente tra scienziati sulla effettiva pericolosità di tale inquinamento, sarebbe di buonsenso affermare che nel dubbio è sempre consigliabile evitare l’esposizione a radiazioni elettromagnetiche. Se questo vale come regola generale figurarsi nei casi come quello descritto dove un ente preposto al monitoraggio – ARPACAL - rifiuta il permesso e scrive: “da una simulazione del campo elettromagnetico prodotto da tutte le stazioni presenti nella zona, è emerso un probabile superamento dei limiti di legge in materia di emissioni elettromagnetiche”.

Orbene, l’autorizzazione negata dall’ARPACAL e concessa dal comune di Cosenza in quale ufficio è partorita? Nel settore ambiente (delega Hauser) o in quello urbanistica (delega Occhiuto)? Già sarebbe un bene appurare se i pareri ambientali vengono dati dall’urbanistica. Il che equivarrebbe a dire che di lavori pubblici se ne può tranquillamente discutere nel settore cultura. Ma battute e a parte, visto che parliamo della salute dei cittadini di via Russo e delle zone limitrofe, il fatto, per come descritto, va sicuramente verificato ed eventualmente vanno individuati coloro che hanno autorizzato ciò che chi poteva non ha autorizzato.

Con l’occasione potremmo anche capire, una volta per tutte, chi gestisce la politica ambientale della città… ad oggi un vero mistero.

Sergio Nucci

Consigliere comunale di Cosenza

cosenza 021 palazzo del governoLa clamorosa bocciatura della città di Cosenza da parte di Legambiente, venuta fuori dai dati sul monitoraggio effettuato in città dal treno dell’associazione, rivela nella sua modestia tutta la politica ambientale portata avanti dalla giunta Occhiuto. Sia chiaro, non si tratta del giudizio di qualche oppositore invidioso ed ipocrita di Occhiuto, bensì di una delle più accreditate e neutre associazioni che di ambiente si occupa ormai da qualche lustro.

Chiamati in causa stavolta il benzene, le polveri sottili ed il biossido di azoto, presenti nella nostra città a livelli allarmanti, senza contare poi i roghi che, in questi giorni, arricchiscono l’atmosfera di ulteriori elementi inquinanti. Eppure, la città di Cosenza doveva proprio sulle politiche ambientali essere all’avanguardia. La nomina di nientepopodimeno che la dottoressa Hauser avrebbe rappresentato, a detta del sindaco, la garanzia di una svolta in un settore abbandonato e bistrattato come quello delle politiche ambientali.

Ma per Legambiente evidentemente non è così. Per l’organizzazione no-profit proclami e passerelle, che questa amministrazione elargisce a piene mani, non sono sufficienti a ribaltare la realtà monitorata nella nostra città. Hai voglia di parlare di una città all’avanguardia sui temi ambientali se poi, alla prima verifica, da parte di chi è terzo e neutrale, i risultati sono questi. Verrebbe davvero voglia di verificare se tutto quello che dice questa amministrazione a questo punto sia affidabile. A partire dai dati che il comune propone sulla raccolta differenziata, secondo l’ente già al 40 %, (ben lontano dal 65% che impone la legge entro il 2012, ma siamo nel 2014) ma secondo le stime degli enti preposti al 36,26 %.

Ma se tanto mi dà tanto non sarebbe meglio verificare se tutte le belle parole di questi tre anni abbiano un reale fondamento o se in realtà si tratta solo di evanescenti promesse fatte tanto per? Eppure, nel programma politico programmatico del sindaco Occhiuto, cose anche semplici da realizzare e delle quali si è persa traccia, ce n’erano a iosa: dal vigile di negozio, al Wi-Fi gratuito, dall’abbattimento delle barriere architettoniche alle consulte cittadine, dallo sportello informativo sociale alla casa della solidarietà, dalle politiche culturali (leggi Teatro) a quelle informative (leggi trasparenza).

L’elenco sarebbe lungo e forse ingeneroso per chi ha speso fino ad oggi tanta energia per pubblicizzare più che le realizzazioni gli intenti. A discolpa del sindaco la considerazione che il suo quinquennio non sia ancora concluso, restano ben due anni per realizzare la Occhiuto-utopia da 500 milioni di euro (sic!). Mai perdere la speranza e la fiducia nel futuro, del resto, se rinunciamo ai sogni, che altro ci rimane?

 

Sergio Nucci

Consigliere comunale di Cosenza

1798367 215533258639973 1689051463 nPresentata questa mattina al sindaco Occhiuto, a firma dei consiglieri comunali Sergio Nucci e Francesco De Cicco, una interrogazione a risposta scritta sul centro di stoccaggio dei rifiuti da realizzare, tramite ordinanza, sull’area ex mercatale di Vaglio Lise.

I consiglieri, nell’interrogazione, esprimono forte preoccupazione sulla decisione di individuare nella zona di via Popilia, su un tessuto già fortemente penalizzato e degradato, un’area di stoccaggio che non avrebbe alcun beneficio per l’intero quartiere ma rappresenterebbe l’ennesima beffa ai danni di una comunità da sempre bistrattata ed abbandonata. E quel che è peggio é che l’area in questione sorgerebbe a ridosso della comunità ROM ivi presente e senza alcun impegno circa l’effettivo controllo da parte delle autorità preposte sulle attività poste in essere all’ interno dell’area.

I consiglieri auspicano che l’amministrazione fornisca alla popolazione tutte le rassicurazioni del caso e l’impegno a coinvolgere nelle operazioni di vigilanza e controllo, una volta partito lo stoccaggio, il Nucleo Operativo Ecologico – NOE dell’Arma dei Carabinieri.

 

Sergio Nucci ppQuest’oggi sono venuto in possesso di una lettera dei docenti dell’Istituto "Tommasi" di Cosenza.

Si tratta dell’ennesimo scippo ai danni della città di Cosenza

Non si può rimanere insensibili ed è per questo che ho inoltrato una interrogazione al sindaco per sapere se intende far sentire la voce della sua città sulla vicenda.

 

 

censio3E’ con profondo sdegno e fastidioso disgusto che registriamo il vile attentato ai danni del consigliere comunale Giuseppe Mazzuca, presidente della commissione consiliare controllo e garanzia.

Atti di questo tipo impongono una seria riflessione da parte di quanti, a vario titolo, operano nelle istituzioni affinché il fronte contro la criminalità e la prepotenza sia sempre più ampio e compatto.

Come Buongiorno Cosenza invitiamo Giuseppe Mazzuca ad andare avanti nelle attività connesse al suo ruolo che, evidentemente scomode, tendono a creare condizioni di equità e trasparenza, obiettivo primario di chi fa politica.

Siamo, come sempre, al fianco di chi opera per il bene di questa città.

Fabiola Cenisio

Segretario di “Buongiorno Cosenza”

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