Città unica: fuori i secondi

S Nucci Questa sperimentazione di trasporto pubblico locale integrato Cosenza-Rende, in barba al dettato regionale e in favore dei cittadini è semplicemente geniale! Se lo lasci dire, sindaco. Un protocollo d'intesa, quello siglato da lei e dal sindaco Manna che crea un precedente storico non solo nei rapporti tra le due realtà comunali, mache può essere paradigmatico per altre buone pratiche nell'area urbana. A questo punto, avendo rotto il primo mattone del muro, buttiamolo giù tutto, sindaco! Penso agli altri settori dei servizi pubblici in mano ai privati, sui quale far valere il principio di sussidiarietà sul quale la nuova sinergia Manna-Occhiuto fa leva in questi giorni. Pensiamo ai costruttori che spesso tengono vacanti i loro immobili una volta realizzati, al di qua e al di là del Campagnano. L'emergenza casa è una delle questioni all'ordine del giorno della nostra città. Perché non pensare, allora, ad applicare il principio di sussidiarietà anche su quelli? Si potrebbero destinare edifici nella disponibilità del Comune di Cosenza all'accoglienza di studenti Unical, e con un colpo di spugna spazzare via le speculazioni sugli affitti. Se dobbiamo usare il pugno di ferro, sindaco Occhiuto, usiamolo con tutti. Chi ha impedito lo sviluppo armonico dell'area urbana fino ad ora? La sussidiarietà dovremmo utilizzarla con tutti coloro che remano contro un'unione possibile. Penso a chi ha impedito che a Cosenza si realizzasse una facoltà universitaria, che a nostro avviso sarebbe il collante principale tra i due Comuni, dal quale poi verrebbe a cascata la sinergia su tutto il resto. E poi ci sono i servizi alla città e l'antica diatriba Rende-meglio-di-Cosenza. Ancora è in voga la critica che la differenziata a Cosenza non funzioni e a Rende invece sì. Allora perché non integrare anche questo servizio, abbattendo i confini del porta a porta o imitando dalle buone pratiche rendesi una soluzione che vada bene anche per Cosenza? E che dire dei lavori pubblici? Perché continuare ad affidare micro appalti alle ditte di fiducia, evitando gare per favorire la tempestività degli interventi, quando a Rende abbiamo la Multiservizi pronta ad assurgere allo stesso ruolo? Giardini, strade e altri lavori di piccola entità, potrebbero essere integrati tra i due Comuni, in modo da evitare, anche in questo caso, che sia il privato a dettare i suoi costi e i suoi tempi alla comunità dell'area urbana.
Sindaco, con questo suo agire nel senso dell'integrazione dei servizi tra Rende e Cosenza, lei ha iniziato un percorso che potrebbe davvero rivoluzionare l'azione dell'amministrazione nelle prassi di spesa pubblica dell'area urbana. Non indugi oltre, allora, e agisca nel senso della costruzione della città unica. Era questo che prospettava nella sua campagna elettorale. Cosa manca, oggi, per andare in quella direzione? Proprio nulla, ci pare. Specie ora che in una persona seria e per bene come Manna, ha trovato un ottimo interlocutore e, possiamo dirlo, un valido alleato. Vada con coraggio verso questa direzione, quella di un unico Comune che gestisca i servizi di una comunità che si sente unita e indica il referendum sulla città unica Cosenza-Rende. In una battaglia del genere, nel senso della città unica, noi potremmo persino stare al suo fianco. Perché quando si dice una cosa di solito la si porta avanti, non è questo il filo conduttore di tutta la sua azione?

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