“Vivo a New York e stavo pensando allo stagno di Central Park, quello vicino a Central Park South…mi saprebbe dire per caso dove vanno le anatre quando il lago gela?
Lo sa, per caso? Mi chiedevo, non è che magari un tizio arriva con un camion e le porta in uno zoo o qualcosa di simile? O magari semplicemente volano via “ (“Il giovane Holden” di Salinger).
Quando vivevo a Manhattan ed attraversavo Central Park pensavo solo alle anatre, niente altro. Attraversando il parco pensavo alle anatre e non pensavo al parco, proprio per niente.
Non ho mai pensato al parco, alla bellezza del verde, alla taverna con le lampade, alle barchette del lago, alle mamme che corrono con i loro passeggini facendo ballonzolare i loro bambini.
Soprattutto non pensavo ai bambini, alla gioia di giocare nel parco, alla vitamina D, agli incontri con gli amici, alle feste all’aperto.
Non ho mai pensato al parco come ad un dono speciale, dopo tutto, dove sono andata a vivere ho sempre avuto un parco sotto casa, con laghetti , campetti , piste di pattinaggio, un piccolo zoo e tante aree bambini.
L’area recintata con sabbia bianca per i più piccoli, col treno di legno, la casa sull’albero, la panchina per le nonne, il tavolino per il picnic, il fasciatoio per i papà e le mamme.
L’area per i più grandi, con le altalene giganti e le pareti per le arrampicate.
Ma quando vai al parco per una colazione di lavoro o per un concerto la sera non pensi all’area bambini, ai giochi con la sabbia sottile ed al fasciatoio per il cambio pannolini, se non hai figli, non ci pensi e basta.
Vivo a Cosenza ed ho due bambini. Quando vado alla Villetta di Via Roma o al Parco Nicholas Green mi chiedo: ma dove vanno i bimbi di Cosenza quando escono da scuola?
Non è che magari un tizio arriva con un camion e li porta lontano o qualcosa di simile? O magari semplicemente vanno via.
Dove vanno le mamme dopo aver caricato i loro bambini sulle loro macchine all’uscita di scuola?
Dove andranno mai, certamente non vanno nei parchi.
Eppure io ho provato ad andare in un parco all’uscita di scuola con i miei bambini, la prima volta,alla Villetta di Via Roma. Bello lo spazio anche se piccolo.
Ma la Villetta non è per bambini, l’area giochi è impraticabile, la scala dello scivolo è rotta , l’altalena non ha più il sedile.
Proviamo ad andare in un parco più grande, con giochi ed area picnic.
Al Parco Nicholas Green i giochi sono distrutti, il bar chiuso da tempo e l’area picnic non è riconoscibile.
Andiamo in centro, centro storico, dopo tutto, il posto ci è sempre piaciuto tanto, andiamo alla Villa Vecchia.
Bella la Villa Vecchia, bellissimi gli alberi ed anche la fontana ma la recinzione di legno per raggiungere il laghetto è rotta ed è pieno di cani e non tutti i padroni raccolgono quello che gli animali lasciano per strada.
Prima di tornare a casa, non ci resta che abbracciare gli alberi forte ed a lungo.
A casa facciamo un bel gioco, programmiamo un viaggio per andare a trovare la zia, dove vive lei c’è un parco, un bel parco, proprio sotto casa, con la casetta sull’albero, la sabbia sottile ed il fasciatoio.
Anna Rita Esposito
Buongiorno Cosenza