Oggi un decisivo passo verso il caos in cui la città è destinata inesorabilmente a cadere, grazie alle ormai famose opere: Metro Leggera e Parco del Benessere.
I principali attori, con fare trionfalistico, annunciano gli imminenti lavori, la consequenziale chiusura del viale e un arrivederci alla metà di settembre per condividere il cronoprogramma.
Quel che ci aspettiamo lo abbiamo dettagliatamente evidenziato in precedenti comunicati, una paralisi del traffico cittadino, un inevitabile innalzamento dei livelli di inquinamento acustico, un ulteriore colpo al tessuto commerciale (quello del definitivo ko?) ed in ultimo, ma non per importanza, una qualità di vita che è destinata a calare ulteriormente.
Ma esiste un aspetto su cui vogliamo focalizzarci, nella speranza di far riflettere cittadini e movimenti, ed è quello dell’incontro tra il sindaco di Cosenza ed il Governatore della Calabria.
Troviamo singolare come le due cariche siano riuscite finalmente ad incontrarsi ed alla nostra mente torna l’ultimo intervento in Consiglio Comunale del primo cittadino quando, su richiesta di alcuni consiglieri di minoranza, fu chiamato a fornire aggiornamenti sulla questione ospedaliera.
La pratica fu liquidata in pochissimo tempo, con un nulla di fatto per l’impossibilità di mettersi in contatto con la massima carica regionale.
Comprendiamo bene come un progetto come la Metro sia legato a tanti interessi, la portata economica dell’opera e delle maestranze che saranno impegnate nella sua realizzazione ne sono la conferma.
E’ evidente, altresì, un sempre più un continuo convergere su idee e su progetti tra il sindaco ed il governatore e ancor più evidente è l’incredulità nel ricordare la frase utilizzata per rispondere al quesito posto in Consiglio Comunale.
La questione ospedaliera genera un interesse pubblico di estremo valore, perché è la dimostrazione di come un’amministrazione non solo abbia a cuore un diritto fondamentale del cittadino, quale il diritto alla salute, ma ha anche un valore ed impatti positivi su un territorio che fondamentalmente è povero e rischia di esserlo ancor di più, perdendo anche la centralità e il riferimento nell’ambito dell’intero territorio provinciale
Per quante alte possano essere le aspettative sul parco del benessere, mai potrà sostituirsi e/o colmare i vuoti che il disagio sanitario attualmente vissuto dai cittadini genera.
E dunque ci chiediamo: perché i disaccordi e i diversi punti di vista su queste nuove opere sono stati brillantemente superati, mentre per altre questioni questo non avviene?
Auspichiamo che qualche risposta possa arrivare direttamente dai protagonisti, ma prima li invitiamo a riflettere in modo sereno e con senso di responsabilità perché la città non ha bisogno di altri problemi oltre quelli che già ci sono e che continuano ad esserci grazie a tanto immobilismo.
Buongiorno Cosenza