Traffico e inquinamento

via-ropma Ore 14:00 del 14/03/2018 una data importante per la viabilità cittadina, chiamata a rispondere al piano di chiusura di un’arteria fondamentale qual è Viale Parco, ed alla capacità di assorbimento del traffico sulle altre arterie.
Banco di prova importantissimo in vista della prossima chiusura definitiva per via dell’inizio dei lavori del progetto Metropolitana Leggera e costruzione del nuovo parco meglio conosciuto come Polmone Verde della città.
Ebbene la viabilità è caduta sotto i colpi inferti dall’inconsistenza di piani alternativi e soprattutto dall’inconsistenza dei sensi di marcia che negli ultimi mesi hanno riguardato altre strade ed in prima battuta Via Misasi.
I testimoni di questa Waterloo sono i cosentini e non, che si sono trovati costretti a vivere l’emozione di un traffico assimilabile a quello di una metropoli sudamericana.
Tutto questo è stato possibile anche grazie alla scelta di iniziare le attività di chiusura delle strade interessate dalla storica Fiera, ben 6 ore prima di quanto disposto dall’ordinanza.
E’ chiaro a tutti, anche senza questo evento, di quanto sia importante Viale Parco e di quanto sia impensabile rifugiare le speranze su strade come Via Misasi e come Via Popilia. In particolare Via Misasi già colpita dalla nuova viabilità a seguito della pedonalizzazione del tratto compreso tra Via Tancredi e Via Simonetta (settembre 2017).
Sembra di assistere a quel classico rimbalzo di responsabilità, perché l’interruzione di un tratto di un’arteria come Via Misasi da mesi ha portato ad un incremento di flusso veicolare su Via Popilia e su Viale Parco. Oggi, invece, si chiude Viale Parco e ci si affida a Via Misasi e Via Popilia. Oggettivamente c’è incoerenza in tutto ciò.
Quel che preoccupa non è una chiusura temporanea necessaria a permettere lo svolgimento della Fiera; quel che preoccupa è cosa la città sarà costretta a subire nel momento in cui si inizieranno i lavori e si apriranno dunque i cantieri per la Metropolitana Leggera. Ma non finiscono i problemi perché, se è vero che i tempi di attraversamento sono già cresciuti ed in futuro saranno decisamente maggiori, è anche vero che la congestione di una città porta ad un inevitabile aumento dei livelli di inquinamento.
E su questa questione come spesso accade nella nostra città, le soluzioni adottate per risolvere un problema non sono mai strutturali, di conseguenza risultano inefficaci.
Ma c’è di più perché queste soluzioni lasciano anche l’amaro in bocca perché si intravedono delle opportunità non colte, come ad esempio il ripensamento di piazze e strade mai accompagnate da un aumento ed un inserimento del verde nel tessuto cittadino; oppure nessuna politica sui controlli delle emissioni delle autovetture, delle caldaie o degli edifici; così come nessun ripensamento sulla mobilità pubblica non solo attraverso un miglioramento del servizio ma anche attraverso l’utilizzo di mezzi ecologici e/o emissioni zero. E’ tuttavia singolare, inoltre, la volontà di questa amministrazione di combattere l’inquinamento per poi costruire un grandissimo parcheggio (gestito da privati!!!) nel centro cittadino. Idee che stridono e che
continuano ad indicare una grave incoerenza tra i diversi progetti e le diverse azioni che vengono messe in cantiere. Verrebbe da dire che la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.
Ci sarebbe da chiedere all’amministrazione un resoconto sullo stato di avanzamento delle misurazioni di PM10 e di tutti gli altri elementi relativi all’inquinamento (es. ozono), attestato che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel suo ultimo rapporto con dati aggiornati al primo semestre 2017, indica un peggioramento della qualità dell’aria in città (da verde a giallo).
Ripiegare su altre scelte è ancora possibile se si mette da parte l’orgoglio e si pensa davvero al bene collettivo e ad una sana gestione della qualità di vita senza dimenticare l’aspetto ambientale nel suo complesso ed in particolar modo della qualità dell’aria che tutti i cosentini, piccoli e grandi, del centro o delle periferie, respirano ogni giorno.

Buongiorno Cosenza

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