Il Comune della nostra città non è gradito come cliente da nessuna delle banche del territorio: questa è l’amara conclusione che dobbiamo trarre dopo aver saputo che la gara d’appalto per la gestione della tesoreria del municipio è andata deserta.
La notizia ha dell’incredibile e salvo altri reconditi e segreti motivi di cui non siamo e forse non saremo a conoscenza, siamo autorizzati a pensare che le banche non si fidano dei bilanci del Comune: in altri termini non sono garantite le anticipazioni che le banche autorizzano, a fronte dei crediti che il Comune contrae con i propri cittadini attraverso la riscossione dei tributi.
Evidentemente le casse del municipio sono veramente vuote e le banche non credono che gli introiti dei prossimi mesi saranno sufficienti ad onorare altri impegni e a restituire le anticipazioni, di conseguenza sarà spontaneo per chiunque considerare, senza grandi sforzi d’immaginazione, l’amministrazione del nostro Comune sull’orlo del baratro.
La gestione delle “nostre cose”, fin qui affidata a tali delegati, si conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, disastrosa da ogni punto di vista: ormai è veramente un tiro al bersaglio fin troppo facile.
L’auspicio rimane sempre quello di un pentimento, di un ravvedimento della richiesta di scuse alla città per le incompetenze, le incapacità ormai acclarate in due anni di tentativi goffi di indorare una pillola amarissima con fiere, sagre, piste da sci, luminarie, fiumi navigabili, mercatini, parcheggi si parcheggi no, visite di ministri, statue di qua, statue di là, fontane musicali, nani ballerine e frizzi e lazzi per rendere fumoso il cammino costruttivo e partecipativo che invece dovrebbe indicare una amministrazione seria, colta, attenta nell’educare il prossimo alla civiltà, all’etica, al sociale elevato alla cultura ed ai bisogni reali e non facendo del populismo l’unica arma di difesa retrograda e anacronistica di un operato pasticcione e inconcludente, denunciato ormai dalla maggioranza della città che mai più sarà disponibile a credere alle menzogne reiterate con, una volta in più, sorprendente disinvoltura.
Cosimo Guarini
Responsabile movimento giovanile “Buongiorno Cosenza”