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del 12/02/2021
Nuove promesse, vecchi problemi
Che la stagione invernale porti con se disagi è risaputo. Che tante situazioni si acuiscano proprio in questo periodo altrettanto, che però non si provveda a limitarne le ripercussioni negative è un fatto anche questo. E’ accertato che il manto stradale di una cittadina peggiori con il peggioramento delle condizioni meteo, così come è un fatto che le abbondanti precipitazioni possano procurare smottamenti e frane. E ancora, è logico che la pioggia e il freddo invoglino l’uso dell’automobile per gli spostamenti e che una piovosità ragguardevole ostruisca i pozzetti di scolo. Ma se tutto ciò è vero, ed è vero, è altrettanto innegabile che tutte queste situazioni potrebbero essere tranquillamente gestite se si prevenissero i disagi che la stagione invernale porta con se. Perché, diciamocelo francamente, l’inverno arriva ogni anno puntale (giorno più giorno meno) da quando l’uomo è sulla terra, e pensare che un anno non arrivi, e quindi si possa evitare di mettere mano a correttivi, oltre che censurabile è indubbiamente sciocco. Le buche di cui è cosparso l’intero manto stradale di Cosenza non sono una novità. D’estate come d’inverno si circola su percorsi da rally. E se ciò vale per le strade figuriamoci per i marciapiedi. Circa le frane, tra le quali la più nota è quella di Portapiana, solo una considerazione. L’ultimo intervento serio sulla zona è stato fatto dall’amministrazione Perugini (arrivarono finanche i rocciatori) poi a fronte di finanziamenti milionari solo il nulla in questi dieci anni. Il traffico, altra nota dolente. In una città che ha il peggior piano del traffico del meridione ed un servizio pubblico insufficiente quanto impuntuale, è naturale che un banale rallentamento crei ingorghi in tutta una città. Anche su questo si sarebbe potuto e dovuto intervenire prima, ma alle decisioni cervellotiche ed inutili (quelle del sindaco), si sa, mettere rimedio non è facile. In ultimo gli allagamenti presenti in ogni dove. Appena cadono due gocce d’acqua ecco i disagi. Motivo? Non esiste la manutenzione di pozzetti, tombini e canali di scolo. E chi non fa la manutenzione? Domanda semplice, risposta semplice: il Comune di Cosenza. Ciliegina sulla torta, le euforiche annunciazioni su un fiume navigabile che sembra più una barzelletta d’avanspettacolo che un progetto serio e validato da ingegneri idraulici con la I maiuscola. Qui si rasenta il ridicolo perché per una città come la nostra che vive problemi così seri risulta quasi offensivo l’annuncio di un progetto che se vedrà la luce (con dispendio di molti milioni di euro) avrà durata breve perché realizzato in spregio a norme e regole. Il sindaco scenda per strada (non a Corso Mazzini con la scorta) e veda i problemi che ha creato. Non c’è acqua nelle case, la sicurezza è una chimera, l’assistenza alle fasce meno protette è un diritto negato. Questo chiedono i cosentini, altro che il fiume navigabile. Sergio Nucci
Buongiorno Cosenza
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