Sono sempre più frequenti le voci secondo cui una volta terminati i posti nelle unità di rianimazione gli addetti ai lavori dovranno decidere chi ricoverare e chi no. Vorremmo tutti che queste voci rimanessero tali e che non ci fosse bisogno di misure coercitive e repressive (come peraltro è avvenuto con ottimi risultati in Cina) per convincerci tutti a rispettare quelle poche ma VITALI regole che questa emergenza impone.
Pensare di essere diversi, immuni, più forti non aiuta in questo momento. Adesso ci vuole RESPONSABILITA’ e CONSAPEVOLEZZA che è CATEGORICO uniformarsi a comportamenti che potremmo definire di buon senso.
Ripetiamole, ancora una volta, le poche regole che potremmo definire SALVAVITA:
- STATE A CASA se potete. Concentrate le commissioni giornaliere ed uscite di casa il meno possibile.
- EVITATE LUOGHI AFFOLLATI ed attenetevi alle disposizioni delle autorità. Affollare uffici postali, supermercati, locali pubblici E’ PERICOLOSO perché il coronavirus è altamente contagioso. In presenza di altre persone MANTENETE la distanza di sicurezza di almeno UN METRO.Evitate i posti dove non sono garantite distanze e ricambio d’aria.
- LAVATE SPESSO LE MANI e in pubblico indossate mascherine protettive.
- Chi è tornato da zone a rischio attui coscienziosamente la QUARANTENA DOMICILIARE. Non esponga altri a potenziali rischi. Tra i propri congiunti ed i propri conoscenti potrebbero esserci persone deboli e/o defedate incapaci di superare l’infezione da Coronavirus.
- Si adottino per quei locali pubblici ancora aperti CONTROLLI SERRATI E SEVERI. Soprattutto per quei posti frequentati assiduamente e massicciamente dai giovani. La movida in queste ore è probabilmente l’alleato più subdolo del Coronavirus.
Se riusciremo tutti quanti a tutelarci ed a tutelare gli altri con queste poche ma buone pratiche riusciremo a superare il problema Tutti insieme possiamo vincere.
Sergio Nucci