“Sarò il sindaco di tutti”. Questa frase l’abbiamo ascoltata e letta decine e decine di volte, e come sempre è stata disattesa, e non crediamo di sbagliare nell’affermare che anche nelle stanze dei bottoni, quei luoghi dove vengono prese le decisioni ed i relativi provvedimenti, sia in vigore una ZTL che inibisce l’accesso a chi ha idee contrarie e vorrebbe esprimere le sue ragioni, non per imporre ma per dialogare.
Apprendiamo da fonti a noi vicine che oltre le prese di posizioni di associazioni di categoria, di movimenti civici e di singoli cittadini, sull’istituzione della ZTL nel centro storico si sia espressa anche la Curia, attraverso un incontro avvenuto tra rappresentanti ecclesiastici ed il primo cittadino.
In questa sede la Curia avrebbe dapprima richiesto una revisione dell’ordinanza, salvo poi minacciare neanche troppo velatamente il trasferimento nel Comune di Rende.
Dialogo chiesto anche dai rappresentanti di commercianti, imprenditori enti privati etc., attraverso una lettera in cui si chiede la sospensione del provvedimento e la possibilità di evidenziare tutti i risvolti negativi di questa ordinanza. Ma non finisce qui perché, seppur vi siano sempre i soliti tentativi di screditare gli altri, in questa lettera si citano anche delle controproposte.
Che sia chiara una cosa, queste persone sono mosse da interesse, ed è assolutamente corretto che sia così. Queste persone vivono nel centro storico, operano in questo luogo, i propri guadagni necessari per vivere dignitosamente arrivano grazie ad attività ubicate nella parte storica della città.
Persone che quotidianamente vivono dei disagi, da stamani ne avranno altri.
Crediamo che tali motivazioni possano bastare per far capire quanto sia impattante e importante tale decisione.
Ricordiamo a quest’amministrazione che è nella norma che ad una reazione risponde una reazione. Sino ad oggi abbiamo registrato civiltà, educazione e contenuti.
Ed allora la prima cosa che chiediamo, è l’abolizione della ZTL nei processi decisionali della città. Chiediamo il ripristino di tavoli di discussioni anche e soprattutto con le realtà (di qualsiasi genere, politiche e non) non rappresentate a Palazzo dei Bruzi.
I processi di democraticità devono essere sia interni sia esterni alla casa comunale.
Dopo il calo demografico dei residenti, dobbiamo registrare ulteriori segni negativi nel commercio e nella perdita di enti (civili ed ecclesiastici)?
“Sarò il sindaco di tutti”, questa è l’ennesima opportunità di dimostrarlo. Speriamo di essere smentiti
Buongiorno Cosenza
Apprendiamo da fonti a noi vicine che oltre le prese di posizioni di associazioni di categoria, di movimenti civici e di singoli cittadini, sull’istituzione della ZTL nel centro storico si sia espressa anche la Curia, attraverso un incontro avvenuto tra rappresentanti ecclesiastici ed il primo cittadino.
In questa sede la Curia avrebbe dapprima richiesto una revisione dell’ordinanza, salvo poi minacciare neanche troppo velatamente il trasferimento nel Comune di Rende.
Dialogo chiesto anche dai rappresentanti di commercianti, imprenditori enti privati etc., attraverso una lettera in cui si chiede la sospensione del provvedimento e la possibilità di evidenziare tutti i risvolti negativi di questa ordinanza. Ma non finisce qui perché, seppur vi siano sempre i soliti tentativi di screditare gli altri, in questa lettera si citano anche delle controproposte.
Che sia chiara una cosa, queste persone sono mosse da interesse, ed è assolutamente corretto che sia così. Queste persone vivono nel centro storico, operano in questo luogo, i propri guadagni necessari per vivere dignitosamente arrivano grazie ad attività ubicate nella parte storica della città.
Persone che quotidianamente vivono dei disagi, da stamani ne avranno altri.
Crediamo che tali motivazioni possano bastare per far capire quanto sia impattante e importante tale decisione.
Ricordiamo a quest’amministrazione che è nella norma che ad una reazione risponde una reazione. Sino ad oggi abbiamo registrato civiltà, educazione e contenuti.
Ed allora la prima cosa che chiediamo, è l’abolizione della ZTL nei processi decisionali della città. Chiediamo il ripristino di tavoli di discussioni anche e soprattutto con le realtà (di qualsiasi genere, politiche e non) non rappresentate a Palazzo dei Bruzi.
I processi di democraticità devono essere sia interni sia esterni alla casa comunale.
Dopo il calo demografico dei residenti, dobbiamo registrare ulteriori segni negativi nel commercio e nella perdita di enti (civili ed ecclesiastici)?
“Sarò il sindaco di tutti”, questa è l’ennesima opportunità di dimostrarlo. Speriamo di essere smentiti
Buongiorno Cosenza