Le problematiche del nostro cimitero hanno origini lontane e fino ad oggi i provvedimenti adottati sono serviti solo a tamponare le emergenze anziché risolverle. Eppure basterebbe poco per mettere in sicurezza l’area e consentire ai cosentini la piena fruibilità di questo luogo a loro così caro.
Più che basterebbe però, sarebbe opportuno dire sarebbe bastato poco.
Pochi infatti sanno che nell’ottobre 2011 è stata firmata una convenzione per ottenere 2 milioni di euro del FERS Por Calabria (Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007/2013. Convenzione che solo due anni dopo (sic!), ovvero nel 2013, ha prodotto un progetto esecutivo che andato a gara, ancora oggi, maggio 2014, non è stato aggiudicato.
Ecco, questa è la domanda: con a disposizione due milioni di euro per intervenire sul dissesto idrogeologico del cimitero, perché si è perso del tempo prezioso per l’indizione della gara? Perché non è stata ancora aggiudicata? Perché alla luce di una rendicontazione da fare obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2015, pena la perdita del finanziamento, si continua a perdere tempo? Perché? Domande semplici, risposte semplici.
E’ chiaro che il problema a questo punto è capire se esiste un modo per recuperare il tempo perduto. Al momento la situazione è davvero critica, al limite del non ritorno, infatti bisognerebbe, aggiudicare l’appalto, sperare che nessuno faccia ricorso, confidare in procedure fulminee e realizzare il tutto alla velocità della luce.
Impresa titanica se si pensa che è già un anno che si lavora in città per fare quattro marciapiedi. Speriamo non sia l’ennesima beffa per i cosentini e che a nessuno venga in mente di dare le colpe alla burocrazia, alla farraginosità delle leggi, alla malasorte e chi più ne ha più ne metta.
Niente di più falso. La colpa di questo ritardo è solo ed esclusivamente di una classe politica insipiente, che non sa programmare, che ritiene “non utili” opere che non generano consenso, che non sa interfacciarsi con la burocrazia, che, in una frase, non riesce a fare le cose per il sol motivo che è giusto farle. Si fosse trattato di realizzare un parcheggio sotterraneo o di demolire un ex albergo si sarebbero superati ostacoli insormontabili, ma si tratta del nostro cimitero ed i morti, si sa, non votano.