La Sanità negata

Sergio_Nucci_ridotta Ogni notizia riguardante la malasanità suscita sempre nell’opinione pubblica grande eco. Per tanti motivi, non ultimo, per il fatto che quando si parla della salute dei cittadini ci si sente direttamente coinvolti, quasi vivessimo in prima persona il dramma di chi soffre.
E’ successo anche stavolta per le indagini che vedono coinvolte alcune cliniche private molto note del tirreno cosentino.  Nulla da dire sulla legittimità degli accertamenti, come sempre sono convinto che la giustizia farà il suo corso e che i responsabili pagheranno mentre gli innocenti potranno provare la loro estraneità. Tuttavia, una considerazione devo farla relativamente ad una clinica, la “San Luca” di Praja a Mare, molto nota in ambiente odontoiatrico, e nella quale vengono eseguiti interventi notoriamente tabù nei nostri nosocomi. È un fatto che per prestazioni un tantino complicate di chirurgia odontoiatrica, nostri concittadini aventi diritto, ovvero che sono assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, si siano rivolti in passato (ed auguro anche in futuro) a questo centro  dal quale sono arrivate risposte a legittime richieste di assistenza.
Ripeto, non conosco le carte e non so se ci siano e quali siano le responsabilità, ma la notizia in se, per la sua cruda drammaticità, impone a chi ne ha facoltà di interrogarsi e capire perché alcune degenerazioni siano frutto, molte volte, di una sanità negata nei nostri ospedali.
Se esistono centri che erogano prestazioni in regime di convenzionamento è perché lì, l’offerta pubblica o è assente, o è insufficiente, o è (dispiace dirlo) di qualità minore.
Solo ed esclusivamente per questo.
Fanno bene le autorità a vigilare che tutto avvenga secondo i crismi della legalità, ma chi ci governa farebbe bene a garantire un’assistenza sanitaria piena ed efficiente in ogni dove. Soprattutto, ad esempio, nel nostro ospedale regionale, dove branche come la cardiochirurgia o la chirurgia maxillo-facciale latitano.
Con il movimento Buongiorno Cosenza ho chiesto al Sindaco Occhiuto di diventare parte diligente nella realizzazione di cardiochirurgia a Cosenza. Bene! A questo punto lo invito a farsi portavoce di un’altra esigenza molto avvertita dalla popolazione, ovvero dell’istituzione all’Annunziata di un reparto di chirurgia maxillo-facciale dove curare con scienza e coscienza quegli sfortunati che per chirurgie odontoiatriche, anche banali, devono rivolgersi al privato di turno o al centro convenzionato sia esso la clinica “San Luca” o l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti a Bari (sic!).
Ci sono tante malasanità nella nostra regione, non c’è che dire. Una è sicuramente quella che riguarda la sanità negata dei nostri ospedali.

Sergio Nucci
“Buongiorno Cosenza”

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